Perché questo titolo in inglese? Semplicemente perché la spiaggia dove vi invito a seguirmi oggi è degna di una laguna delle Bahamas. Quindi, follow me: a pochi chilometri da Bonifacio, scopriremo la celebre spiaggia di Piantarella. Let’s go!

Il primo consiglio che dò sempre ai miei amici: arrivare presto. O meglio, molto presto. Non tanto per trovare il parcheggio gratuito, perché c’è posto per tutti. No, il vero motivo è che questa spiaggia si trova sulla costa est e l’alba è assolutamente sublime. Sullo sfondo c’è l’arcipelago delle isole di Lavezzi, quindi le foto ricordo sono all’altezza delle cartoline più belle.

All’alba ho messo la mia sedia da fotografa in mezzo alla spiaggia per godere di una luce straordinaria. Sì, prendo una sedia molto comoda perché sto per assistere a una serie di spettacoli nel corso della giornata: fun-board, windsurf, kayak-racing, sontuosi velieri… la giornata sarà ricca di foto.

I primi artisti sono arrivati. Sono i fun-boarder, che vanno pazzi per la velocità e per le acrobazie. Approfittano del fatto che c’è poca gente alla laguna per lanciare la tavola a tutta velocità e fare una serie di esercizi acrobatici. Ho impostato la macchina fotografica su “s” per speed e scatto in modo frenetico.

 

Dopo questo primo spettacolo, mi dico che è il momento di fare un giretto.

C’è tanto da vedere e da ammirare a poche decine di metri: dietro la spiaggia c’è uno specchio d’acqua dolce, una sorta di mini riserva naturale, dove probabilmente immortalerò alcuni uccelli rari. E infatti eccoli! Scatto una foto a un paio di anatre selvatiche e a un airone bianco come la neve. Continuo a camminare per altri dieci minuti, fino alla sublime spiaggia del Petit Sperone. Con un po’ di fortuna, la mattina presto vedrò i delfini… ma non questa volta. Oggi sono unlucky, non ci sono. Sulla spiaggia non c’è ancora nessuno, la luce è perfetta e la foto stupenda. Pura natura!

 

Ne approfitto per spogliarmi e mi precipito nell’acqua tranquilla, limpida e calda. Proprio come alle Bahamas.

Ma il tempo passa in fretta, devo tornare alla laguna. Scommetto che ora è più animata e non voglio perdermi lo spettacolo divertente e fotogenico dei giovani a lezioni di windsurf. Tornata alla mia sedia, mi accorgo che avevo ragione: i kayak sono arrivati sulla spiaggia e alcune vele arancioni prendono il largo. Metto la macchina fotografica nella custodia impermeabile e decido di immergermi fino alla vita. In questo modo potrò scattare foto “metà aria, metà acqua” il cui risultato è sempre accattivante: l’effetto del periscopio di un sommergibile. Mi piace.

 

Mi piace a tal punto che passerò gran parte della mattinata in questo modo. E nel pomeriggio andrò alle isole di Lavezzi in kayak. Sarà molto “sea & sun” e avrò bisogno di forze, perché dovrò circumnavigare l’isola di Cavallo per giungere alla più bella di tutte: l’isola Lavezzu. Ricaricherò le mie energie in spiaggia, alla paillote di Momo: un sandwich al prosciutto corso e una bella birra fresca. Anche questo è molto fun.